Azzolina, scuse dopo gaffé scuola-appartamento a Scampia. I docenti: "Al Sud mancano investimenti non spazi"

Il pregiudizio, non di rado, ci fa inciampare e cadere nell’errore. Lo ha imparato a proprie spese la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina dovendo ritrattare sul caso della “scuola-appartamento” di Scampia, risultato non veritiero. Le scuse del sottosegretario Peppe De Cristofaro, e poi della stessa ministra, sono arrivate direttamente al presidente dell’ottava Municipalità di Napoli, Apostolos Paipais: “Mi ha detto che è dispiaciuta di quanto accaduto e si è scusata per l’errore – racconta – io le ho spiegato che le scuse vanno rivolte a tutta la comunità educante”.

Durante il colloquio Paipais ha voluto rilanciare l’idea della creazione di “un polo della formazione che permetta l’incontro tra le eccellenze sul territorio e i player nazionali per dare opportunità di lavoro”, un progetto “che possiamo fare insieme partendo dall’Ottava Municipalità per il rilancio di Napoli nel contesto nazionale e internazionale. Ci sono scuole di eccellenza e dobbiamo far conoscere questa realtà”. Dei vari istituti che sorgono al centro del quartiere di Scampia, sicuramente un esempio virtuoso è rappresentato dall’ISIS Melissa Bassi; che insieme alla sede di Chiaiano racchiude liceo musicale, istituto agrario, turistico e commerciale. Una scuola di frontiera che negli anni è diventata punto di riferimento per il quartiere. Per il preside Domenico Mazzella Di Bosco: “L’obiettivo è quello di offrire un’opportunità ai nostri ragazzi e di dimostrare che non siamo costretti ad accettare supinamente situazioni negative, ma dobbiamo analizzarle e lavorare in squadra per realizzare un percorso che consenta di migliorare costantemente la nostracondizione. Credo sia un messaggio, un esempio ed una testimonianza che dobbiamo alle future generazioni”.

La palestra dell’ISIS Melissa Bassi

“A Scampia non mancano le strutture scolastiche ma investimenti che creino lavoro e un futuro per i nostri studenti”, ad affermarlo è il prof. Gennario De Crescenzo, insegnante di lettere, giornalista, saggista, ha scritto vari libri sulla storia di Napoli e del Sud. “Al di là delle dichiarazioni estemporanee che ha fatto la ministra – a Scampia non ci sono scuole in appartamento ma bellissime strutture come il Bassi – una delle problematiche che si porta appresso questo quartiere, come un marchio a fuoco, è il pregiudizio di degrado che le serie alla Gomorra gli hanno inciso. Certo – spiega il docente – le problematiche ci sono e come. Ma riguardano il comparto sociale non certo la didattica o gli spazi”. Secondo gli ultimi dati Eurispes di febbraio 2020 “negli ultimi 17 anni al Sud sono stati sottratti 840 miliardi di euro che sono andati al Nord“. Risorse che avrebbero potuto dare una speranza a ragazzi “che si diplomano e poi hanno metà dei diritti dei loro colleghi italiani ed europei. Noi docenti ormai crediamo poco ai proclami della politica – afferma De Crescenzo – siamo rassegnati al futuro di difficoltà o di privazioni che accompagnerà parte dei nostri studenti. E il peggio – conclude – è che ormai ad essere disillusi sono proprio i ragazzi, a cui spesso non resta che emigrare al Nord o all’estero”.

Teatro e sala registrazione

Una questione meridionale mai scomparsa e più viva che mai, acuita dalla crisi economica portata dall’epidemia da coronavirus. “Questi sono ragazzi di periferia, in una zona con un alto tasso di disoccupazione, però nei loro occhi c’è molta dignità glielo posso assicurare”, a dirlo è la prof.ssa Carmela Petillo, docente di matematica e coordinatrice per l’orientamento al Bassi. “Nell’ultimo anno abbiamo avuto un boom di iscritti per il liceo musicale, segno che non mancano spazi. Quello che manca – afferma – è un dopo. Due anni fa una mia quinta aveva vari ragazzi con buoni voti, non hanno potuto frequentare l’università perché i genitori non potevano permetterselo. Fa male per un insegnante vedere un talento sprecato”. E le borse di studio? “Non sono sufficienti se non per le pochissime eccellenze”, conferma. Ma un docente quando ci tiene davvero un modo per aiutare i propri studenti lo trova sempre: “Quelli di quest’anno stanno seguendo un corso di formazione per il marketing territoriale, promosso dalla Regione Campania – racconta -. Prendono anche un rimborso spese. Qui avere un’entrata, anche piccola, spesso significa aiutare propria famiglia”.

Marco Vesperini

Leggi anche:

https://corriereuniv.it/2020/06/fase-3-azzolina-a-scuola-banchi-moderni-per-recuperare-spazio/
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