Bologna, il rettore: "Università del mondo chiedano la libertà per Zaky"

“Faccio appello al Governo italiano, alla Commissione europea, alle numerosissime istituzioni che hanno aderito alla nostra mozione e a tutte le università del mondo che come noi hanno sottoscritto i principi della Magna Charta affinché si uniscano all’Alma Mater e facciano sentire la propria voce. È l’occasione per mettere fine a questa assurda vicenda e poter restituire Patrick alla sua vita e ai suoi studi”. Così il rettore dell’ateneo bolognese Francesco Ubertini sull’annuncio di Al-Sisi di concedere la grazia a 530 detenuti.

Per il rettore di Bologna  “l’annuncio fatto dal presidente egiziano Al-Sisi di concedere la grazia a 530 detenuti nell’ambito delle misure di contrasto al Covid-19” potrebbe essere l’occasione per mettere fine all’ “assura vicenda di Patrick Zaky e poter restituire Patrick alla sua vita e ai suoi studi”. Il giovane studente dell’Alma Mater è stato arrestato nel febbraio scorso al Cairo, durante una vacanza.

“Spero di poterlo riabbracciare presto qui a Bologna”, afferma il rettore Ubertini. Patrick George Zaky stava frequentando nel capoluogo emiliano il master internazionale Gemma, corso di studio unico in Europa sugli studi di genere. L’Università di Bologna, insieme agli altri atenei della rete del master, guidato da Granada, si è spesa fin dall’inizio della vicenda in iniziative di sensibilizzazione per chiedere il rispetto dei diritti di Patrick Zaky e in sollecitazioni alle autorità italiana affinché facciano pressione su quelle egiziane.

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