“Le prospettive occupazionali del mio campo sono molto incoraggianti” – lo studente di Agraria

Davide Di Giacomo, studente di Scienze e tecnologie Agrarie presso l’ Università Degli Studi di Napoli Federico II – Dipartimento di Agraria.

Davide, quando hai scelto di studiare questo corso di laurea e quali sono le motivazioni che hanno guidato la tua scelta?  

Durante l’ultimo anno di liceo ho maturato l’idea di volermi iscrivere al corso di laurea triennale in Scienze Agrarie Forestali e Ambientali (SAFA). Le motivazioni che mi hanno guidato sono molteplici. In primis l’influenza dei miei nonni è stata fondamentale, in quanto in passato sono stati agricoltori e ciò mi ha trasmesso la passione per la terra e il voler ricercare il contatto con la natura. Importante è stata anche la voglia di scegliere un percorso di studi non comune rispetto alle classiche scelte, in cui ho intravisto delle enormi potenzialità. E poi la visita al mio dipartimento immerso nella reggia di Portici ha spazzato via ogni dubbio. 

Durante il tuo percorso hai trovato materie di studio che non avevi valutato al momento dell’iscrizione?

Il corso di Laurea triennale in SAFA, è un corso multidisciplinare. Indubbiamente sono rimasto sorpreso quando ho scoperto che oltre alle materie caratterizzanti quali produzioni delle colture e difesa delle colture, avrei studiato sia materie economiche come economia delle imprese agrarie ed estimo, sia materie ingegneristiche come Idraulica Agraria. Non dimentichiamo inoltre che la mia è una facoltà scientifica e quindi matematica ,fisica, e chimica sono propedeutiche per i successivi esami.  

Quali competenze avrai acquisito/hai acquisito al termine del corso?

Al termine dei tre anni di studio le conoscenze e le competenze acquisite sono numerose. Si acquisisce una preparazione tecnico-scientifica che permette di operare nel settore delle produzioni vegetali ed animali,  sia come dipendente ma anche come libero professionista. 

Ti sei già indirizzato verso un ambito occupazionale o figura di lavoro specifici? Che lavoro farai?

Attualmente sto completando i miei studi frequentando il corso di studi Magistrale in Scienze e tecnologie agrarie (STAG). Il mio dipartimento ti permette di specializzarti con il percorso della tesi sperimentale in cui vai ad acquisire competenze in determinate materie. Inoltre prevedo di effettuare un tirocinio durante gli studi così da poter fare ulteriore esperienza ed indirizzarmi nel mondo del lavoro. Il mio desiderio comunque è quello di lavorare “in campo”, che è uno dei  motivi per cui ho scelto questa facoltà. 

Consiglieresti questo percorso a un diplomando/a?

In base alla mia esperienza da studente mi sento di consigliare questo percorso ai diplomandi. Agraria è una facoltà impegnativa, del resto parliamo di università, ma anche molto gratificante che se viene affrontata col giusto approccio ti regala  grandi soddisfazioni. L’importante è avere passione per la materia e la coscienza che in un settore di primaria importanza come il nostro serviranno sempre più tecnici competenti e preparati. 

Una parola, un’immagine che riassume il tuo percorso di studi?

Riassumere con una sola parola il mio percorso di studi sarebbe riduttivo, ma sicuramente la parola libertà si avvicina molto a ciò che ho vissuto. Libertà perché studiare ti rende una persona libera ed indipendente , ma anche perché il Parco della Reggia di Portici è talmente immerso nella natura da farti sentire parte integrante di essa e quindi libero.

Conosci le prospettive occupazionali del tuo campo?

Le prospettive occupazionali del mio campo sono molto incoraggianti. Io stesso quando mi sono iscritto ho valutato attentamente questo parametro e devo dire che dai dati di Almalaurea la % di occupazione è di oltre il 90%. Le possibilità sono numerose sia nel settore privato che nel settore pubblico, e poi c’è la strada della libera professione che rappresenta un’ulteriore opportunità.  Non dimentichiamo che il mondo del lavoro è in continua evoluzione, e sicuramente nei prossimi anni i laureati in agraria troveranno sbocchi occupazionali anche in altri settori, immagino ad esempio delle possibilità nel settore dell’efficientamento energetico delle realtà agricole in cui gli agronomi come consulenti energetici svolgeranno un ruolo determinante.

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