Scienze Politiche secondo lo studente “In Italia scienze politiche è trattata come una laurea di secondo piano”

Corriereuniv.it in occasione del lancio delle guide digitali di orientamento, studiate per gli studenti in tempo di Covid ha intervistato Lorenzo Bagnato, studente di Scienze Politiche e Relazioni Internazionali – Sapienza Università di Roma.

Lorenzo, quando hai scelto di studiare questo corso di laurea e quali sono le motivazioni che hanno guidato la tua scelta?
Le motivazioni sono state varie: io avrei come sogno quello di fare il regista cinematografico, ma ho già frequentato il liceo Roberto Rossellini a Roma che mi ha formato in quell’ambito. Fare una facoltà come il DAMS, quindi, non avrebbe avuto senso per me. Volevo dunque accedere a un corso di laurea che fosse in linea con le mie corde (sono un grande appassionato di storia e politica) e al contempo mi potesse fornire una carriera.

Durante il tuo percorso hai trovato materie di studio che non avevi valutato al momento dell’iscrizione?
No, sapevo perfettamente che materie avrei affrontato.

Quali competenze avrai acquisito al termine del corso?
Competenze in ambito politologico e diplomatico.

Ti sei già indirizzato verso un ambito occupazionale o figura di lavoro specifici? Che lavoro vorresti fare?
Ancora no in realtà, non sto puntando ad un lavoro preciso. Tuttavia penso che mi chiarirò le idee in questo senso all’Erasmus/magistrale.

Consiglieresti questo percorso a un diplomando/a? 

Dipende. Io sono dell’idea che la politica sia l’ambito più importante della nostra vita, che ci piaccia o meno, ma in Italia Scienze Politiche è trattata come una laurea di secondo piano; al contrario di altri paesi europei (dove penso di migrare in futuro). Perciò a un diplomando direi che studiare Scienze Politiche in Italia è consigliato solo se si è consapevoli dei rischi e se si è disposti a integrare molte informazioni e concetti per conto proprio.

Una parola, un’immagine che riassume il tuo percorso di studi?
Scienze Politiche è come un vascello in alto mare. Serve prontezza di spirito, o ci si adagia e non si arriva da nessuna parte.

Conosci le prospettive occupazionali del tuo campo?
Si, le conosco.

Mariella Bologna

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