Addio a Nicolò D’Amico, l’astrofisico è morto a 67 anni. “Punto di riferimento per tanti giovani ricercatori, profonda perdita”

Cagliari, 15 set. (askanews) – Nicolò “Nichi” D’Amico, presidente dell’Inaf (Istituto nazionale di Astrofisica), si è spento oggi, 15 settembre 2020 a Cagliari, all’età di 67 anni. Ne dà notizia lo stesso ufficio stampa dell’Inaf. Presidente dell’Istituto Nazionale di Astrofisica dal 16 ottobre 2015, designato dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, Nichi D’Amico era stato riconfermato per un secondo quadriennio il 30 dicembre 2019. Professore ordinario di astrofisica all’Università di Cagliari, è stato anche direttore dell’INAF Osservatorio Astronomico di Cagliari e del progetto SRT (Sardinia Radio Telescope).

Studioso dei fenomeni profondi dell’universo, professore di Astrofisica all’Università di Cagliari, presidente dell’Istituto nazionale di astrofisica che guidava dal 2015. L’astrofisico Nicolò D’Amico, detto Nichi, è morto all’età di 67 anni: è stato il promotore del radiotelescopio italiano Sardinia Radio Telescope.

“Profondo dolore per la perdita improvvisa del prof. Nicolò D’Amico che ieri ci ha lasciatp. La sua grande capacità di cogliere le sfide dell’astrofisica moderna, il suo alto tenore intellettuale e la guida autorevole con la quale ha rappresentato e governato l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare siano stimolo e insegnamento per quanti hanno avuto la fortuna di condividere con lui un frammento di vita professionale. Le ricerche condotte sotto la sua guida sono il segno tangibile dell’impegno costante dell’uomo e dello scienziato D’Amico e della sua capacità di saper valorizzare il talento di tanti giovani ricercatori, testimonianza che resterà sempre viva nel ricordo di tutti noi. A lui un ringraziamento sincero per lo spirito di dedizione profuso nella sua attività professionale”. Così lo ricorda il ministro Gaetano Manfredi.

Nato a Palermo il 28 giugno 1953, sposato e con una figlia, D’Amico si laureò in Fisica all’università di Palermo nel 1977. Da presidente dell’Inaf, si è impegnato a rafforzare le relazioni istituzionali sia in campo internazionale sia col mondo industriale, spingendo l’ente di ricerca nelle principali iniziative astronomiche internazionali proiettate verso il futuro.

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