Lavoro Agile Pubblica Amministrazione: ecco il Decreto

E’ stato pubblicato il Decreto che definisce le modalità di lavoro agile per la Pubblica Amministrazione fino al 31 dicembre 2020.

E’ stato pubblicato il Decreto che definisce le modalità di lavoro agile per la Pubblica Amministrazione fino al 31 dicembre 2020.

Si tratta del provvedimento che regola lo smart working per i lavoratori pubblici. Anche per il pubblico impiego, infatti, è prevista la possibilità di lavorare da casa fino al termine dello stato di emergenza epidemiologica da covid-19.

PUBBLICA AMMINISTRAZIONE LAVORO AGILE PER COVID

Al fine di assicurare la continuità dell’azione amministrativa e la celere conclusione dei procedimenti, nel rispetto delle disposizioni nazionali adottate per evitare la diffusione del contagio da coronavirus, le Pubbliche Amministrazioni sono autorizzate ad utilizzare modalità di lavoro agile semplificate, dove possibile, fino al 31 dicembre 2020. E’ quanto previsto dalla Legge 17 luglio 2020, n. 77 di conversione, con modificazioni, del Decreto Rilancio (Decreto Legge 19 maggio 2020, n. 34).

Dunque, in sostanza, fino al termine dell’emergenza sanitaria dovuta all’epidemia da covid è prevista la possibilità di svolgere il lavoro da casa per i dipendenti pubblici. In realtà l’eventualità dello smart working Pubblica Amministrazione è già una delle modalità ordinarie di svolgimento della prestazione lavorativa previste per il pubblico impiego. La differenza sta nel fatto che, in questo caso, si tratta di una forma semplificata di questa modalità di lavoro, che non prevede, per essere applicata, l’accordo individuale richiesto dalla Legge 22 maggio 2017, n. 81, che regola l’applicazione del lavoro agile.

Per disciplinare questa forma particolare di lavoro agile Pubblica Amministrazione in vigore fino a fine anno, il Ministro della Pubblica Amministrazione ha emanato il Decreto 19 ottobre 2020.

ATTIVITA’ CHE SI POSSONO SVOLGERE IN SMART WORKING

Il documento stabilisce che si può fare ricorso al lavoro agile sia per attività ordinariamente svolte in presenza dai dipendenti pubblici che nell’ambito di specifici progetti che si possano svolgere da remoto. In ogni caso non ci deve essere un aggravio dell’ordinario carico di lavoro del dipendente che, generalmente, deve alternare giornate lavorate in presenza e giornate lavorate da casa.

ORARIO LAVORATIVO

Lo smart working per i dipendenti pubblici in emergenza covid dev’essere applicato, come quello ordinario, senza precisi vincoli di orario e di luogo di lavoro. Tuttavia possono essere previste fasce di contattabilità in base al tipo di attività lavorativa o per specifiche esigenze organizzative. Se tali fasce orarie non sono individuate, al lavoratore pubblico devono essere comunque garantiti i tempi di riposo e la disconnessione dalle strumentazioni tecnologiche di lavoro.

ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO AGILE PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

L’organizzazione dello smart working per la PA è affidato ai dirigenti. Ciascun dirigente deve, infatti, provvedere alle seguenti attività:

  • organizzare il proprio ufficio su base giornaliera, settimanale o plurisettimanale, assicurando che almeno il 50% del personale preposto alle attività che si possono svolgere da remoto lavori in modalità agile;
  • adottare tutte le soluzioni utili ad assicurare la possibilità di svolgere il lavoro da casa e specifiche attività di formazione professionale per i dipendenti genitori durante la quarantena scolastica dei figli o la sospensione delle attività didattiche, e per i lavoratori fragili, anche adibendoli a diversa mansione compresa nella medesima categoria o area di inquadramento;
  • adottare soluzioni adatte per garantire lo svolgimento delle attività formative anche al personale che svolge attività di lavoro in presenza;
  • favorire la rotazione del personale per garantire un’equilibrata alternanza nello svolgimento dell’attività lavorativa in smart working e in presenza, in ottemperanza anche alle norme sul distanziamento e anti-contagio da covid;
  • tenere conto di eventuali disponibilità dei dipendenti a lavorare in modalità agile, nell’organizzazione della rotazione, individuando le priorità in base alle condizioni di salute del dipendente e dei componenti del suo nucleo familiare, alla presenza in quest’ultimo di figli minori di 14 anni, alla distanza tra la zona di residenza o di domicilio e la sede di lavoro, e al numero e alla tipologia di mezzi di trasporto utilizzati, con i relativi tempi di percorrenza.

Le Amministrazioni Pubbliche devono mettere a disposizione dei lavoratori in smart working PA i dispositivi informatici e digitali necessari per svolgere l’attività lavorativa. Inoltre devono assicurare le percentuali più elevate possibili di lavoro agile, e organizzare e svolgere le riunioni in modalità a distanza, eccetto che nel caso di motivate ragioni.

Total
0
Shares
Lascia un commento
Previous Article

Padova, concorso per 190 infermieri. Si presentano in 900, solo due neolaureati

Next Article

Bando ITACA INPS: 1500 Borse di studio all’estero

Related Posts