Università adotta libro che definisce omosessualità una malattia: “Non lo ritiriamo”

Gli “omosessuali sono malati”. Il libro di bioetica nel mons Sgreccia adottato presso l’Università Europea di Roma. Arcigay Roma insorge e chiede l’intervento dell’Ordine degli psicologici.

Gli “omosessuali sono malati”. Il libro oscurantista che imbarazza la Chiesa. Testo per futuri psicologi di monsignor Sgreccia adottato da un ateneo cattolico, che si difende: “E’ il nostro orientamento”. Non la pensa così il teologo Mancuso: “In alcune espressioni la Chiesa non è in grado di leggere il presente”.

Arcigay Roma insorge e chiede l’intervento dell’Ordine degli psicologici.

Sulla vicenda si è espressa anche Arcigay Roma. “Ricordiamo che l’omosessualità è stata depatologizzata nel 1990 da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e siamo stupiti che a più di 30 anni ancora vengano adottati testi che riportano tali falsità, con la possibilità di inficiare il percorso di formazioni di futuri psicologi – scrive l’associazione in una nota – Il libro, nonostante le diverse segnalazioni, non è ancora stato rimosso dal programma ufficiale. Per questo ribadiamo l’urgenza di aggiornare il programma di studi e a tal proposito chiediamo l’intervento dell’Ordine degli Psicologi”.

Arcigay ribadisce inoltre la necessità di una “legge efficace contro l’omofobia, specialmente considerando che questo testo è adottato all’interno di una facoltà di psicologia”. Il testo è stato adottato dall’Università europea di Roma.

Il manuale di bioetica del cardinale e professore Elio Sgreccia in cui l’omosessualità viene definita una ‘malattia da trattare’, non sarà ritirato dal corso di Filosofia della vita e bioetica. Lo ha fatto sapere l’Università europea di Roma tramite il rettore, Padre Pedro Amador Barrajón, che ha rivendicato la libertà di “una università di orientamento cattolico come la nostra di conformarsi ai principi del magistero cattolico“. Le sue parole sono riportate da la Repubblica.

Sulla vicenda si è espressa anche Arcigay Roma. “Ricordiamo che l’omosessualità è stata depatologizzata nel 1990 da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e siamo stupiti che a più di 30 anni ancora vengano adottati testi che riportano tali falsità, con la possibilità di inficiare il percorso di formazioni di futuri psicologi – scrive l’associazione in una nota – Il libro, nonostante le diverse segnalazioni, non è ancora stato rimosso dal programma ufficiale. Per questo ribadiamo l’urgenza di aggiornare il programma di studi e a tal proposito chiediamo l’intervento dell’Ordine degli Psicologi”. Arcigay ribadisce inoltre la necessità di una “legge efficace contro l’omofobia, specialmente considerando che questo testo è adottato all’interno di una facoltà di psicologia”.

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