Pepper, il robot personal trainer nato dall’ingegno del Politecnico

Il personal trainer è un robot: idea e sviluppo condotto da un team di studenti dell’Alta Scuola Politecnica di Torino e Milano.

Il personal trainer è un robot: l’idea e lo sviluppo software e, in parte, hardware del robot sono stati oggetto del progetto multidisciplinare “AI empowered hardware for fitness applications” condotto da un team di studenti dell’Alta Scuola Politecnica dei Politecnici di Torino e Milano.

Palestre chiuse? Il robot diventa il personal trainer per allenarsi a casa.

L’umanoide sportivo dà consigli e corregge anche la postura: progettato dal Politecnico di Milano e da quello di Torino. Sviluppata anche la versione low-cost su telefonino

Un robot come personal trainer che assiste chi si allena in palestra, prepara la scheda con gli esercizi, osserva e corregge gli errori in tempo reale, conta le ripetizioni e registra i dati dell’allenamento. L’idea era questa e l’obiettivo è raggiunto: Pepper, presentato nel 2014 in Giappone come «il primo robot umanoide in grado di capire e reagire alle emozioni», e già utilizzato come assistente in negozi e aeroporti, adesso è stato preparato anche come allenatore. L’ha programmato un gruppo di ingegneri e designer del Politecnico di Milano e del Politecnico di Torino. E quel team di studenti e neolaureati, età media 24 anni, ha creato anche la start up Gymnasio per realizzare una versione più maneggevole e meno costosa, da utilizzare per allenarsi a casa in tempo di pandemia con le palestre chiuse.

«Il nostro allenatore virtuale può essere anche in un cubo dieci per dieci, un dispositivo high tech posizionabile in un ambiente piccolo. E avrà un costo ridotto. La sfida per noi era anche “democratizzare” l’allenamento, non tutti possono permettersi un personal trainer», dice Giuseppe Pastore, fra i sette studenti dell’Alta scuola Politecnica che hanno sviluppato il progetto del robot allenatore. «Le funzioni sono le stesse programmate su Pepper che è diventato anche allenatore utilizzando algoritmi di Intelligenza Artificiale — spiegano —. Ti riconosce, apre il profilo con lo storico dei tuoi allenamenti, ti osserva mentre svolgi gli esercizi a corpo libero, modella la postura, corregge e alla fine ti consegna una scheda con i risultati. Per sviluppare questo progetto abbiamo coinvolto anche laureati in scienze motorie e personal trainer».

Il gruppo ha creato per Pepper un nuovo programma e ne ha anche modificato l’aspetto: «Abbiamo integrato componenti hardware, aggiungendo una telecamera sotto il tablet fissato sulla sagoma e anche uno zainetto per supportare la nuova scheda». Poi la versione per l’allenamento a casa: «Il progetto è seguito al Polihub di Milano, la console sarà sul mercato per la prossima estate e sarà più accessibile, avrà un costo molto più contenuto rispetto al robot ideato come soluzione per le palestre, prima della pandemia. Abbiamo utilizzato lo stesso modello e l’allenatore virtuale arriverà anche a casa».

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