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Etica della ricerca: responsabilità globale

La Ricerca scientifica è un universo in continua trasformazione ed è necessario salvaguardarlo da ogni forma di frode e falsificazione.E’ di fine luglio, la Conferenza mondiale sull’integrità scientifica, alla sua seconda edizione. che si è tenuta a Singapore (Second World Conference on Research Integrity). Tema del convegno il confronto sullo stato dell’arte del fenomeno della contraffazione in campo accademico con l'obiettivo di redigere un documento ufficiale, una sorta di linee guida del comportamento eticamente responsabile in merito alle pratiche della ricerca, a livello internazionale.

Movimenti anti ddl Gelmini

Il Senato della Repubblica si è espresso favorevole ad un progetto di smantellamento dell’Università italiana, con i pesanti tagli che stanno strozzando il futuro del sapere pubblico. Tanto la maggioranza quanto i parlamentari di opposizione che hanno approvato il ddl Gelmini dovranno rispondere ad un Paese che sta attraversando una forte crisi sociale della scelta di private alle nuove generazioni il diritto al sapere, all’emancipazione sociale, al futuro.

Bandi di ricerca all'Università di Palermo

L'Università di Palermo è prossimo a erogare bandi per i dottorati di ricerca: 211 borse di studio distribuite su 77 dottorati rivolti a giovani studiosi. Il Consiglio di amministrazione ha appena approvato il provvedimento, che prevede uno stanziamento di circa 3 milioni e 900 mila euro, ed entro la prossima settimana i dottorati saranno banditi. "Abbiamo mantenuto l'impegno - dichiara il rettore dell'Ateneo di Palermo, Roberto Lagalla - trovando, nell'ambito del risanamento, i fondi necessari a sostenere questo strumento fondamentale per la ricerca e il sostegno ai giovani. Avevamo promesso, nonostante gli allarmi sulla possibilità di annullamento della misura, che entro luglio sarebbero stati avviati e così è stato. Entro dicembre saranno espletati i concorsi, il primo gennaio i vincitori prenderanno servizio".

Lasciapassare francese per i ricercatori

La ricerca, motore propulsore dello sviluppo economico, culturale e sociale di un paese è al centro dei dibattiti nazionali da mesi, in particolare alla luce dell’attuale riforma universitaria. Il suo valore nazionale e internazionale è un fattore insondabile. Lo scambio interculturale tra ricercatori e studiosi rappresenta un ulteriore tassello fondamentale per la “transazionalità” della ricerca. Basti pensare, limitandoci alla nostra sfera formativa, il fiorire di corsi universitari che rilasciano titoli congiunti tra più paesi. Ed è proprio di questi giorni una nuova direttiva del governo francese in merito agli studiosi e ricercatori stranieri.

Atenei a braccia incrociate

Università in fibrillazione. Assemblee di ateneo, mozioni e iniziative di protesta inconsuete come le discussioni di tesi ed esami in sessione notturna, il tutto per ribadire il proprio no alla riforma Gelmini. Singolare anche la protesta dei ricercatori, docenti, personale tecnico e studenti dell'università Politecnica delle Marche che si sono spostati alla Fincantieri e davanti alle principali aziende.

Gelmini: ricercatori, “sono loro la parte più debole”

«Bisogna ripristinare un patto tra generazioni e allora si troveranno risorse per tutti, ma se la coperta è corta, la scelta deve essere fatta per la parte più debole, che oggi sono i ricercatori». Da Viareggio, il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini ha rassicurato i più scettici sulle intenzioni del Governo e sull'impatto del ddl di riordino del sistema universitario ora all'esame del Parlamento.

La Sapienza: quale futuro per l'istruzione?

Venti di riflessione e di confronto sulla condizione universitaria alla luce della manovra finanziaria approvata dal Governo e di alcuni aspetti del ddl Gelmini, lunedì 19 luglio 2010 (data storica per la nostra memoria e il nostro paese, ricordiamo e onoriamo Borsellino) presso la Facoltà di Ingegneria della Sapienza (Via Eudossiana 18) durante la manifestazione L'Università Pubblica.l ruolo della Formazione e della Ricerca nel futuro del Paese. Mesi di proteste e manifestazioni per segnalare la precarietà economica e pertanto esistenziale della stessa struttura universitaria.

Lettere alla Sapienza:il buio prima dell'alba

Sono le nove di sera di una calda serata di luglio. L’ora è scoccata. Si apre la prima sessione notturna di esami, alla facoltà di Lettere della Sapienza. Fuori dalla Facoltà si alternano letture di poemi classici e contemporanei che evocano la notte. Una lunga fila d candele illumina il percorso verso l’edifico delle “arti liberali”: 40 professori e 270 studenti animano il piano terra della Facoltà in un clima di pacifica protesta nei confronti di una condizione universitaria che sembra non lasciare spazio al futuro e al progresso scientifico e culturale.