L’Università di Cambridge ha reso disponibile online la tesi di dottorato di Stephen Hawking, e il sito è collassato. Lo scienziato vivente più famoso al mondo fa discutere anche quando non fa nulla, infatti è bastato pubblicare la ricerca ‘Proprietà degli universi in espansione’, da lui scritta nel 1966 per mandare in tilt il sito della facoltà a causa dei troppi accessi. L’opera, vecchia di ventiquattro anni, tratta le conseguenze dell’espansione dell’universo, concludendo che le galassie non possono essersi formate attraverso l’intensificazione di perturbazioni inizialmente piccole. Come riportato dalla Bbc, fino a questo momento per avere una scansione della tesi di Hawking era necessario pagare 65 sterline (circa 78 euro). “Chiunque, ovunque nel mondo, dovrebbe avere accesso libero e senza impedimenti non solo alla mia ricerca, ma anche alle ricerche di qualunque grande grande mente che si interroga sullo spettro dell’umana comprensione”, ha dichiarato lo stesso Hawking.
La pubblicazione arriva in occasione della ‘Settimana per il Libero Accesso’, nella quale si promuove la diffusione delle conoscenze come strumento per il miglioramento della società. “Ogni generazione si erge sulle spalle di quelle che l’hanno preceduta, esattamente come ho fatto io quando ero un giovane dottorando di Cambridge, ispirato dal lavoro di Isaac Newton, James Clerk Maxwell e Albert Einstein. È bellissimo sentire di quante persone abbiano già scaricato il mio lavoro. Speriamo che non rimangano delusi ora che possono accedervi”. Secondo quanto riportato dal Guardian, la biblioteca dell’università dispone di 8 milioni di titoli distribuiti su oltre 200 chilometri di scaffali. Nel milione di materiali scaricati nel solo 2017, sono inclusi 15mila articoli accademici, 10mila immagini e 2400 tesi. Tra il materiale disponibile sono presenti i lavori di novantacinque premi Nobel. Nato l’otto gennaio 1942 a Oxford, Stephen Hawking si iscrive al corso di Scienze naturali nella celebre università nel 1959. Nel 1963 gli viene diagnosticata una malattia degenerativa dei motoneuroni, per la quale gli verranno pronosticati due anni di vita. Nel 1974, dopo undici anni, definisce la sua teoria sui Buchi Neri, che emettono le ‘radiazioni di Hawking’. Nel 1988 ha pubblicato il suo libro ‘Breve storia del tempo’, un bestseller da 10 milioni di copie.
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