All’università senza veli. Lo ha stabilito il Tribunale amministrativo del Consiglio di Stato del Cairo, dopo la decisione del governo egiziano di vietare alle studentesse universitarie il niqab. Il velo, che lascia vedere solo gli occhi, secondo il governo renderebbe difficile la identificazione delle persone durante gli esami.
Il niqab era già stato vietato lo scorso ottobre dal ministro dell’Insegnamento superiore Hani Helal, secondo il quale il velo costituisce un problema per la sicurezza negli atenei, visto che i ragazzi si travestono e lo usano per entrare nei dormitori femminili. Inoltre – ha più volte spiegato il ministro – durante gli esami i docenti devono potere riconoscere chi sta rispondendo alle domande.
La sua decisione aveva però suscitato alcune reazioni negative e in particolare 55 studentesse avevano fatto ricorso in tribunale. Una corte amministrativa aveva dato loro ragione un paio di settimane fa, ma ora il Tribunale Amministrativo del Consiglio di Stato si è schierato con il ministro e il governo.
Per queste 55 studentesse il caso dovrebbe essere ora definitivamente chiuso e dovranno presentarsi agli esami a volto scoperto. Ma altre ragazze potrebbero fare ricorso e ogni nuovo caso, così come stabilisce la legge in Egitto, dovrà essere esaminato senza tener conto delle precedenti sentenze.
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