Sei mesi all’estero e la possibilità di ripetere l’esperienza migliorando le proprie competenze pratiche. Dopo l’Erasmus arriva l’Erasmus Placement, il nuovo tirocinio pensato per chi vuole approfondire e rafforzare la propria conoscenza fuori dall’Italia.
Il programma, partito lo scorso anno con appositi bandi per il placement, prevede un periodo di stage che va dai tre ai dodici mesi. A partecipare all’iniziativa ed ad accogliere gli studenti circa 31 Paesi, pronti ad aprire le porte ai nuovi tirocinanti.
A differenza dell’Erasmus il programma prevede un contributo comunitario di 600 euro al mese e la possibilità di poter ricevere anche integrazioni dirette dalle stesse università o dalle aziende che accolgono i giovani. Così le realtà ospitanti non sono solo grandi aziende, ma anche piccole e medie realtà, quali gallerie d’arte, musei, piccole imprese e studi professionali. Non mancano, poi, istituzioni del mondo della cultura, laboratori scientifici e agenzie di traduzione. Attraverso la borsa di studio gli uffici placement delle università attivano tirocini con realtà spesso fuori dal circuito degli stage. Di solito ad ambire ai posti disponibili, che sono circa un migliaio, ci sono ragazzi che hanno già fatto un’esperienza all’estero e che vogliono ripeterla, migliorando le proprie conoscenze ed inserendosi nel mercato del lavoro.
Uno degli indubbi vantaggi dell’Erasmus “con stage” è il riconoscimento dei crediti da parte del proprio ateneo e la certezza che, una volta in Italia, si diventa maggiormente competitivi sul mercato. Il proprio curriculum viene arricchito di una tappa fondamentale e particolarmente richiesta dalle aziende: la conoscenza delle lingue straniere e l’esperienza fuori dallo Stivale.
Requisiti fondamentali:
iscrizione ad anni successivo al primo (nel caso delle lauree triennali) o a corsi di laurea a ciclo unico o dottorati di ricerca.
La durata:
il periodo va dai tre ai dodici mesi
I vantaggi:
può essere svolto anche da ragazzi che hanno già partecipato all’Erasmus; è previsto un contributo comunitario di 600€ mensili; in alcuni casi, si affiancano integrazioni della realtà ospitante; l’esperienza di tirocinio è riconosciuta nel curriculum universitario; può essere svolta sia in grandi aziende sia in piccole o medie realtà (gallerie d’arte, musei, studi professionali, laboratori scientifici).
A chi rivolgersi: Gli uffici placement delle università si occupano di instaurare rapporti con le diverse realtà ospitanti. Ogni università pubblica i bandi secondo modalità e tempi del proprio ateneo.
Related Posts
In Italia il part-time non è una libera scelta: il 56% dei lavoratori obbligato ad accettarlo
Il Report del Forum Disuguaglianze e Diversità evidenzia come più della metà dei 4 milioni e 203mila lavoratori e lavoratrici a tempo parziale non ha scelto questa forma contrattuale ma l'ha accettata o subita per necessità.
6 Maggio 2024
Università di Firenze, concorso per 50 posti in università: scadenza e regolamento
I vincitori saranno impiegati nell'Area Servizi alla Didattica e per le Strutture di Ateneo supporteranno l'area amministrativa come collaboratori. Per fare domanda c’è tempo fino al 20 maggio
2 Maggio 2024
In arrivo le misure sul lavoro: maxi deduzione per chi assume giovani e bonus ai dipendenti
A gennaio 2025 sarà erogata un'indennità di 100 euro lordi per i lavoratori dipendenti
30 Aprile 2024
Solo sei italiani su dieci soddisfatti del proprio lavoro: siamo penultimi in Europa
Indagine di Hays Italia condotta sui professionisti di 12 Paesi. A pesare anche nella valutazione anche la scarsa soddisfazione a livello retributivo.
24 Aprile 2024