Dallo Young International Forum i dati per meglio orientare gli studenti all’occupazione
Quali saranno le professioni del futuro e quali sono i settori formativi dove conviene investire?Il Rapporto elaborato dallo Young International Forum 2011 per il convegno di apertura della sua terza edizione vuole rispondere a questa ed altre domande per l’orientamento degli studenti al lavoro. Studiando le tendenze del mercato lo Yif parla ai giovani ed avverte:“Chi non studia resterà povero”.
Il futuro guarda ancora alla formazione universitaria e post laurea: solo chi sarà in possesso di qualifiche alte riuscirà nei prossimi dieci anni a trovare un impiego ben remunerato e con buone prospettive di crescita futura. E’ uno dei dati del Rapporto “Il lavoro che verrà”, a cura del Forum Internazionale dei Giovani (Yif) 2011 sul legame tra istruzione e occupazione, presentato l’11 aprile nell’ambito del convegno inaugurale,“Giovani: trasformare le difficoltà in opportunità” (tavola rotonda con, tra gli ospiti, le deputate Paola De Micheli e Barbara Saltamartini, Pd e Pdl, la presidente dei giovani imprenditori Confapi, Valentina Sanfelice di Bagnoli e lo scrittore Alessandro Rimassa, autore di “Generazione 1000 euro”).
I numeri rielaborati nel rapporto, basato su dati Cedefop ed Eurostat, parlano chiaro: da qui al 2020 chi sarà in possesso di qualifiche formative medie (istruzione secondaria) occuperà il 51% della forza lavoro totale mentre chi disporrà di qualifiche alte (formazione universitaria e post laurea) rappresenterà il 23,7% della forza lavoro. E se si guarda al passato i dati confermano questa tendenza del mercato verso profili altamente specializzati: nel 2000 laureati e dottorati erano l’11,4% della forza lavoro, mentre nel 2010 si segnalava una crescita, collocando questa categoria al 17,5%.
“Scopo del rapporto – spiega il presidente dello Yif Mariano Berriola, – e’ quello di invitare a riprendere le fila delle politiche formative ed educative che a partire dalla scuola primaria fino all’università devono mettere i giovani in condizione di acquisire conoscenze e competenze per far partire la loro carriera scongiurando percorsi casuali”. Tra le priorità della manifestazione, sottolinea il presidente, c’è la voglia di “ribaltare i vecchi paradigmi, concentrando la propria attenzione sui contenuti piuttosto che sui pezzi di carta, per orientare i giovani alla costruzione del proprio futuro lavorativo”. “I giovani e le famiglie – conclude Berriola – dovranno essere messi in condizione di conoscere la reale qualità della formazione degli enti cui si rivolgono nonché le prospettive e gli scenari del mercato occupazionale globale”.
I risultati del rapporto, infatti, sono finalizzati a fornire ai giovani, oggi studenti e domani lavoratori, un ulteriore strumento di orientamento sulle proprie scelte formative. E i dati rielaborati guardano concretamente al futuro, facendo proiezioni per un arco temporale che si estende fino al 2020.
Per informazioni e suggestioni internazionali, scarica lo SPECIALE YIF 2011