Il rettore uscente della Sapienza Renato Guarini lascia l’ateneo dopo aver concluso una serie di iniziative e aver avviato riforme strutturali: sul piano della governance è partito il processo di decongestionamento con l’attivazione di 5 Atenei Federati, spetterà al nuovo rettore il compito di attuare la devolution delle competenze e attivare la piena autonomia gestionale degli atenei. Nel settore dell’edilizia universitaria invece, in questo quadriennio sono stati ripresi e conclusi cantieri per un investimento totale di 24,5 milioni di euro, mentre altri 94 milioni di euro di fondi non spesi sono stati destinati a opere di edilizia, tra cui il posteggio interrato all’interno della città universitaria.
Rettore Guarini: un quadriennio a capo dell’ateneo più grande d’Europa: un punto d’osservazione privilegiato da dove ha potuto osservare il rapporto tra mondo accademico e istituzioni.
Ho potuto constatare la grande attenzione di cui la Sapienza gode all’estero, il prestigio internazionale del nostro ateneo. In ambito italiano mi sono dovuto confrontare con i problemi tipici e storici della nostra università: il difficile rapporto con il Sistema Sanitario e le politiche di sottofinanziamento portate avanti dai governi che si sono succeduti. Devo però sottolineare che c’è stata una proficua collaborazione con tutte le istituzioni locali: la Regione Lazio, la Provincia e il Comune di Roma.
Il momento più esaltante e quello più difficile nel corso del suo mandato?
Di momenti belli ce ne sono stati tanti: ricordo con particolare gioia le diverse inaugurazioni di nuove sedi – che hanno consentito agli studenti di poter tornare a frequentare le lezioni in aule moderne e attrezzate anziché nei cinema – e le lauree honoris causa conferite dall’ateneo a personalità di levatura internazionale. Il momento più difficile, invece, l’ho vissuto in occasione della mancata visita del Papa e di tutte le polemiche che ne sono seguite.
La corsa al Rettorato è piuttosto affollata: otto candidati alla prima tornata. Chi vede meglio come suo successore?
I candidati sono tutti quanti uguali, non faccio preferenze. È necessario che, chiunque venga eletto, affronti i problemi reali. Naturalmente mi auguro che ci possa essere una continuità con le azioni intraprese nel corso del mio mandato.
Quali consigli si sente di dare a chi prenderà il suo posto?
Innanzitutto quello di credere in questa università: rafforzare il senso di appartenenza, far convergere gli studenti attorno alla Sapienza. Il prossimo rettore dovrà assicurare la collegialità, armonizzando le varie componenti presenti all’interno dell’università.
Un suo bilancio di fine mandato: obiettivi raggiunti e criticità da migliorare.
Sono soddisfatto del mio quadriennio: molti obiettivi sono stati raggiunti. Le criticità principali risiedono nel modello di governance: l’amministrazione nel suo complesso ha collaborato con grande impegno in questi anni, ma occorre snellire ancora di più le procedure burocratiche. Compito che spetterà al mio successore.
Il motto della Sapienza recita: “Il futuro è passato di qui”. Lei come vede il presente dell’ateneo?
Lo vedo pieno di potenzialità: dobbiamo sfruttare appieno le doti di internazionalizzazione, le tante e valide capacità nell’ambito della ricerca. Se l’ateneo saprà convogliare le proprie energie verso strategie condivise da gestire nell’interesse di tutti vedo un presente roseo per la Sapienza.
Manuel Massimo
Related Posts
Elezioni europee, come funziona il voto per i fuori sede: scadenza richieste il 5 maggio
Gli studenti devono inviare una comunicazione al Comune di residenza oltre un mese prima delle elezioni europee. L’opportunità di votare dalla città in cui si frequenta l’università è stata introdotta dalla legge 38/2024
4 Maggio 2024
Test Medicina, pronta la banca dati con i primi 3.500 quesiti
Online da domenica 5 maggio il database aperto voluto dal Mur in vista della prova del 28 maggio: possibile la simulazione dei test
4 Maggio 2024
Convegno su Israele annullato all’Università di Milano. L’Ateneo: “Mai chiesta la cancellazione ma di farlo online”
"La scelta di trasformare l’incontro in modalità online, non certo di annullarlo, è stata assunta dal Rettore Elio Franzini dopo attenta valutazione delle condizioni ambientali interne ed esterne all’Università"
3 Maggio 2024
Dalla Columbia ad Harvard continua la protesta degli studenti delle università statunitensi
Se dal 7 ottobre le manifestazioni erano in solidarietà con le vittime israeliane ora gli studenti chiedono il cessare il fuoco a Gaza dopo l'uccisione di 34mila persona da parte dell'esercito israeliano
2 Maggio 2024