Blitz di un centinaio di studenti a Pisa durante il concerto di Vinicio Capossela, nella centralissima piazza dei Cavalieri. I giovani, riferisce la cronaca della “Nazione”, sono riusciti a scavalcare le transenne a protezione della platea e sono corsi fin sotto il palco interrompendo lo spettacolo del cantautore. Tre di loro sono saliti sul palco innescando una discussione con l’artista tra le proteste furiose del pubblico. Alla fine sono scesi, ma sono rimasti a pochi passi e solo a quel punto lo spettacolo è ripreso non senza polemiche per la gestione della vicenda.
Il blitz è scattato intorno alle 23.30 quando la piazza era piena di pubblico accorso ad ascoltare il concerto di Capossela e per godersi lo spettacolo nello scenario mozzafiato di piazza dei Cavalieri. All’improvviso, un centinaio di giovani, sbucati da Borgo Stretto, è riuscito a rimuovere il blocco delle transenne e a correre fin sotto il palco dell’artista, senza che nessuno, né dell’organizzazione né delle forze dell’ordine, abbia potuto fermarli. Subito dopo due ragazzi e una ragazza sono saliti sopra interrompendo lo spettacolo.
Sono seguiti alcuni minuti molti concitati: dapprima i tre hanno parlato da soli con Capossela mentre dalla piazza si levavano urla di protesta da parte del pubblico inferocito contro i ‘contestatori’ che avevano guastato la festa. Poi Capossela ha preso il microfono e cercando di smorzare i toni ha detto: “Dobbiamo aprire un dibattito, io non so cosa c’è dietro l’organizzazione di eventi in posti pubblici come questo, che è meraviglioso”. E’ stato evidente a cosa di riferisse visto che subito dopo hanno preso la parola i rappresentanti dei ragazzi – in maggioranza studenti, molti fuori sede – protestando per il caro-biglietti e per il fatto “che spettacoli in luoghi pubblici come questa piazza dovrebbero essere gratuiti e non a pagamento”. Dalla platea è anche volata una bottiglia che per fortuna è ricaduta senza andare a segno, mentre tutto intorno, ai piedi del palco restavano, le decine di giovani piombati sulla piazza.
Poi Capossela, che è riuscito a gestire da solo il momento critico, ha ripreso il microfono per riportare la calma e ha detto: “Siamo tornati agli anni Settanta….”. Quindi ha chiesto ai ragazzi di spostarsi per far vedere lo spettacolo a chi era seduto. I giovani sono scesi e insieme a tutti gli altri, si sono spostati di lato, ma sempre nell’area del pubblico pagante.
Appena i giovani si sono fatti di lato, Capossela ha ripreso a cantare e poco dopo, da par suo, presentando il brano “Ovunque proteggi”, ha detto: “Una città che ha partorito il Gioco del Ponte è una città che vive il contrasto, ma ora è il momento di ricomporre le fratture e di abbracciarci”. E ancora: «Pisa è la città che ha fatto di un’imperfezione (la Torre pendente) un vanto nel mondo“. Ed è scattato l’applauso.
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