Sito in tilt e precari in crisi. L’escalation di domande per l’aggiornamento delle graduatorie d’istituto del prossimo triennio (2017/2019) scadranno il 25 luglio, e tra maturità e corsi di recupero, i docenti stanno presentando in queste ore le richieste per le supplenze. Risultato? Il sistema è inceppato e non riesce ad elaborare i dati. I sindacati stanno pressando il Miur perché slitti il termine ultimo per la compilazione online del cosidetto modello B: quello che consente al supplente di scegliere le scuole dove svolgere il servizio. Ma da viale Trastevere fanno sapere che il sistema “è momentaneamente non disponibile, forse nel pomeriggio risolveranno il problema”. Una situazione che si protrae da ore.
Il cervellone ministeriale, a causa dell’enorme numero di accessi contemporanei – si parla di oltre 700mila – va spesso in default. I precari allora si riversano sui centralini dei sindacati. “Stanno letteralmente esplodendo – fanno sapere da Cisl scuola– e i supplenti sono preoccupatissimi di non potere completare la procedura”. Da questa domanda, infatti, dipende il futuro lavorativo di decine di migliaia di docenti a tempo determinato che, per via delle graduatorie provinciali quasi vuote in molte province, vedono crescere le possibilità di qualche supplenza a partire da settembre. Ma prima occorre completare l’iter burocratico. Quando occorre nominare un supplente, se non ci sono candidati nelle graduatorie provinciali, il dirigente pesca il docente da quelle d’istituto. E qui è possibile iscriversi, per la media e il superiore, anche senza abilitazione all’insegnamento: solo con la laurea. È per questa ragione che le graduatorie d’istituto sono state letteralmente prese d’assalto da giovani e meno giovani in cerca di lavoro.
Dal 13 al 24 giugno scorso, i supplenti d’istituto hanno aggiornato la propria posizione e il proprio punteggio, con la possibilità di inserirsi ex novo. Poi le scuole, entro il 25 luglio, dovranno acquisire le domande inserite dai supplenti. I quali devono compilare online il modello B: venti per la scuola media e superiore, dieci per la scuola dell’infanzia e primaria. Sicuramente nessuno si aspettava questa mole di domande. Intanto, se slitta la chiusura delle aree, come auspicano precari e sindacati, per consentire a tutti di inserire le sedi, l’anno scolastico inizierà col solito balletto di supplenti ad ottobre/novembre. Dal Miur spiegano che “l’invio del modello B riguarda centinaia di migliaia di aspiranti docenti”. “Un afflusso che – ammettono da viale Trastevere – ha provocato effettivamente rallentamenti per l’accesso al sistema. In alcuni momenti è stato registrato l’inserimento di 150 domande al minuto. Quest’anno i tempi di compilazione del modello sono poi più ristretti rispetto allo scorso anno e anche questo ha portato ad una maggiore concentrazione di utenti sul portale dedicato. Anche per questo è stata richiesta al fornitore una modifica al sistema di inserimento che al momento sta funzionando correttamente”.
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