Sono fucine di cultura, ma anche di futuri miliardari. Eccole, le Università che promettono di accumulare la maggiore ricchezza al mondo. Ce n’è una che gioca un campionato a parte, Harvard. Poi nella top 20 è un quasi-monocolore americano, con qualche rara eccezione europea.
Wealth-x ha redatto un rapporto, di cui dà conto MarketWatch, in cui indaga su quali siano gli atenei in grado di “produrre” o “attrarre” le persone più facoltose al mondo. Usa il parametro degli Ultra High Net Worth, ovvero dei Paperoni con un patrimonio stimato – al netto della casa di residenza – superiore ai 30 milioni di dollari. La crema dei ricchi, in pratica.
Secondo il report le 20 università che hanno sfornato il maggior numero di persone facoltose ne vantano almeno 2 mila ciascuna, ma ai piani alti della graduatoria si sfonda il muro dei 3 mila. Harvard fa una partita a sé, sfiorando quota 14 mila. Le ricchezze di questi studenti ed ex, messe insieme, arrivano a battere il Pil del Giappone: parliamo di quasi 4.800 miliardi di dollari. Al secondo e al terzo posto, ma con valori intorno alla metà di Harvard, troviamo Stanford – dove si sono conosciuti Larry Page e Sergei Brin, pardi di Google – e poi la University of Pennsylvania, casa di Warren Buffett ed Elon Musk.
Entrare in questi circoli è costoso e la scalata sociale che promettono è purtroppo un miraggio per pochi. Si calcola che meno del 5% degli studenti dei college migliori provengano da famiglie che stanno nel 20% di famiglie che ha reddito più basso. Sono, in pratica, club per pochi eletti: ben 14 studenti su 100 vengono dall’1% di nuclei che vanta i redditi più alti. D’altra parte, pagare 70 mila dollari l’anno per Harvard non è affare per tutti.
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